9 settembre 2018

Più di una porta... una porta scorrevole!



Quando sono entrata a casetta tre anni fa ho subito cominciato ad immaginare come sarebbero potuti essere gli ambienti attorno a me, come i tasselli di un puzzle che nella testa vanno ad incastrarsi al posto giusto.

Tre anni fa ho cominciato a modificare l'ambiente entro queste 4 mura, soli 60 mq di pura personalità!
Può piacere oppure no, ma il bello è che ogni pezzetto fa parte di me!

Con questo post cominciano una serie di racconti / tutorial sui lavori che ho curato personalmente: scelte e azzardi di #unacreativaincasa che ferma proprio non sa stare.

Cominciamo dal pezzo forte, l'ultima enorme fatica che finalmente troneggia su quella parete a lei da sempre destinata: sto parlando della porta scorrevole su binario a vista, un sogno nel cassetto anche vostro lo so!

Oltre ad essere funzionale e occupare pochissimo spazio, è un vero e proprio pezzo di arredamento.



La porta che ho realizzato - anche con l'aiuto di alcuni "malcapitati" amici e familiari - è l'insieme di due porte a vetri degli anni '60 circa, salvate da morte certa.

Con enorme gioia del babbo, al quale rubo costantemente attrezzi e posto auto per i miei lavori ingombrati, alcuni mesi fa è cominciata la lavorazione delle due porte. Lui un po' sbuffando mi aiuta anche e va a finire che a cose fatte si prende pure tutti i meriti, vedendo la strana coppia al lavoro nessuno pensa mai che il capo lavori può essere una ragazzetta (passatemi il termine).
Sta diventando la barzelletta di famiglia per quante volte capita questa buffa scenetta, lui che crogiola e ride sotto i baffi e io che indosso una bizzarra faccia interdetta...

Le porte in origine erano molto più grandi e bianche, strati su strati di pittura rinnovata nel corso degli anni e sul fondo uno strato cospicuo di stucco a coprire le teste delle viti, le fessure e tutta la superficie del legno.

Per prima cosa abbiamo smontato tutte le parti in ferro: maniglie, serrature e cardini. Tagliato un po' grossolanamente - data la sega circolare scadentuccia - i margini laterali delle porte e diminuita l'altezza.

Per rimuovere la vernice siamo ricorsi ad uno sverniciatore piuttosto potente, del quale comunque abbiamo dovuto fare uso più e più volte, lo sverniciatore specifico per legno marca 3V3.
Non ho volutamente pulito alla perfezione il legno perché mi piace lasciare alcuni segni del tempo che possano raccontare la storia di un vecchio oggetto.

La cosa folle è stata cominciare a pulire le porte non sapendo come erano montati i vetri, per cui all'inizio li avevo lasciati su. Tolti alcuni strati di pittura ho cominciato ad intravedere le viti e allora via di cacciavite ho smontato tutto e tutto è stato più facile, eccetto la pulizia dei vetri oramai tutti impiastricciati che è toccata alla mamma.

Una volta finito di sverniciare la porta, munita di spatole di ogni genere, ho dovuto lavarla con acqua tiepida e una pezzetta di nylon per rimuove ogni residuo del prodotto sverniciante. Ho poi carteggiato il legno con della carta vetrata sottile: sono ottime le spugne abrasive per entrare agevolmente negli angoli delle modanature.

È giunto il momento di unire le due porte e allo scopo abbiamo utilizzato delle spine di legno da 8 mm di diametro. Segnato il lato interno della prima porta lungo il centro, l'abbiamo forato con il trapano ogni 15 cm circa, per una profondità pari alla metà delle lunghezza delle spine stesse.

Con dei centratori a punta, dei tasselli in ferro da inserire nei fori già praticati e provvisti di punta all'esterno, abbiamo riportato l'esatta posizione dei fori da praticare sulla seconda porta. È bastato affiancare i lati da unire ed esercitare un po' di pressione per lasciare il segno sul legno.

Forato il lato interno della seconda porta, abbiamo incollato le spine nei fori e innestato le due porte, bloccato il tutto con dei morsetti e atteso che la colla asciugasse e tirasse.



Tolti i morsetti e rimessa la porta sui cavaletti, ho passato un paio di mani di flatting all'acqua vetrificante su tutto il legno. Fissate le rotelle alla porta (di uno splendido set per porte scorrevoli acquistato online "solo" l'anno prima), abbiamo rimesso i vetri e rimontato i listelli originali delle porte per bloccarli al loro posto.
Per evitare le vibrazioni abbiamo inserito delle striscioline di feltro negli spazi tra il legno e il vetro. Quando ho smontato i vetri sono venuti fuori dei ritagli di giornale probabilmente posti allo stesso scopo circa 50/60 anni prima, nel momento in cui le porte sono state assemblate... non è pazzesco? Peccato non aver potuto leggere la data...

A quel punto abbiamo portato la nuova porta a casetta e montato la guida in ferro al muro, dopo accurati e sudati calcoli per non commettere errori. Abbiamo issato la porta e... non vi dico l'emozione! Una meraviglia! Perfetta!

Gli ultimi passaggi sono stati mettere la maniglia, incollare due striscioline di legno a coprire la fessura al centro della porta e fissale la guida sul fondo.

Le due nuove striscioline di legno le ho scurite leggermente con il cannello, per portare il colore il più vicino possibile a quello della porta, senza usare prodotti che avrebbero potuto rendere innaturale l'effetto finale. Oltretutto è stato divertente e un po' da creativa folle.

La guida sotto la porta l'ho realizzata con una canalina ad U in alluminio, sfruttando una rientranza già presente nella porte originali come sede. Fissato il tassello guida al pavimento il gioco è fatto.



La porta è finalmente finita e in uso. La amo alla follia e difficilmente la lascerò dov'è dovessi mai trasferirmi!

Il racconto è stato lungo, ma anche la lavorazione della porta ha richiesto molto tempo e molti passaggi, non avrei potuto sintetizzare di più e farvi allo stesso tempo un resoconto dettagliato del processo di lavorazione, utile magari anche a voi amanti del fai da te.


Ringrazio di cuore mio padre, mia madre, Giordano, i miei amici Nadia e Raffaele per avermi permesso di intercettare le porte, Fabio per l'aiuto dato nella prima fase di sverniciatura. Alessandro e Cinzia per aver fatto da critici osservatori e avermi motivato a continuare stuzzicandomi nel lasciare le porte così com'erano. La tigna è tigna!

Vi invito ad utilizzare l'hashtag #unacreativaincasa per i vostri lavori di casa fuori dagli schemi convenzionali!

Buon fai da te!
Jo

18 marzo 2018

Rabbit Placemat and Coaster



A gift for you! It's time to free this cute rabbit, placemat and coaster, one of the first patterns I made, perfect for Easter and to decorate your table!

You need two fabrics of different colors. Open and print the PDF pattern.

When you print the pattern, to ensure it’s printed in the correct scale, test the square, it should be 1" x 1" (2,5 x 2,5 cm). The three shapes required to make the rabbit placemat are spread over multiple sheets. Join the prints following the instructions.

COASTER

Trace one coaster pattern on the wrong side of each fabric. Cut out the pieces with a 1/4" (6 mm) seam allowance, as shown by the dotted line in the pattern.



Overlap and pin the two pieces right sides together. Sew all round the coaster at 6 mm from the raw edge. Leave open the section AB.



Cut the seam allowances as shown in figure. Turn the coaster right side out through the section AB. Help yourself with a little stick or a knitting needle. Push the ears out first.



Push out all the edge of the coaster and stop it in the right position with a basting. Fold inwards the seam allowance AB and sew the opening by hand.
Topstitch the rabbit coaster near the edge. Use an upper and a bottom thread spool with the same fabric colors. Hide the excess threads inside the bunny, remove the basting and iron it (you can also iron an folded ear).

PLACEMAT


Trace on the wrong side of a fabric the pieces indicated like center and back placemat. On the wrong side of the other fabric the body pieceCut out all the pieces with a 1/4" (6 mm) seam allowance, as shown by the dotted line in the pattern.


Cut a carboard with the shape of the inner curve of the placemat (red line in the pattern).

Overlap the carboard shape on the wrong side of the body. With an iron fold the edge interested over the paper, as shown in the photo.
Overlap the body on the center placemat along the red curve, both pieces are right side up. Pin and baste them together. Topstitch close the folded margin with a thread of the same color of the fabric.



Overlap the two sides of the placemat, right sides together. Pin them and sew all round the perimeter at 1/4" (6 mm) from the raw edge. Leave open the section AB.



Cut the seam allowance as shown in the figures. Turn the placemat right side out helping you with a little stick or a knitting needle. Baste the placemat all round. Push inside the seam allowances of the section AB and hand sew the opening.

Topstitch the rabbit placemat near the edge. Use an upper and a bottom thread spool with the same fabric colors. Hide the excess threads inside the rabbit body, remove the basting and iron it.

Done!



Good sewing and Happy Easter!

Jo




14 marzo 2018

The Teepee, indian tent for children, made by me or... by you!

Hey! How are you?
I'm here again to show you the last big, big, big project! My Teepee!



Ideal for children, for four-legged friends and adults. Parents can play and discover with their children an exceptional people, the native north Americans of the Great Plains, in which the kids were pampered, spoiled, protected and free.
Through the game they learned the arts, the technique, the traditions, the collective culture. Even today, with this tent, the game can be fun and learning at the same time.

What is the particularity of this project?

First of all its design, simple, clean and respectful of the original teepees.
The structure is composed of 6 bamboo canes tied together. The bamboo is light, durable and beautiful to look at, recalls the irregularity of the original rods. A hexagonal support placed between the canes ensures stability to the structure and keeps the cover always well taut. The teepee stability is essential for safe play and securety!
The tent cover is made from a single piece of fabric sewn by hand and closed on the front by wooden pins. A door is rolled over the passage that can be opened at the base to facilitate the entry of the little ones or simply to widen the opening.



The second peculiarity is that I can make this tent to order or leave you part or all the fun: I studied a tutorial in detail to accompany you in the creation of a beautiful Teepee for your children's bedroom, to play Indians in the garden, on the beach, or wherever you want! A step by step tutorial with numerous clear and detailed pictures to sew the tent and make the structure or while you sew the tent I can make the structure for you. What do you think?


You find the Teepee Pattern on my Etsy shop Johandmadedesign with more details about it in the listings descriptions.


Last important feature is that you can choose between three different sizes (Small, Medium and Large) and between three different materials for the cover (if you choose the tent made by me):

• unbleached cotton, light and cheap,
• taupe-colored linen, a medium thickness and fresh fabric,
• unbleached, heavy and resistant canvas.


Write me for more details or questions. Thanks for your visit! ♥

Jo

4 gennaio 2018

Di passioni, obiettivi e necessità!




Nel fantastico mondo di Jo sono in atto dei cambiamenti, da quest'anno mi concentrerò molto più sulla realizzazione e divulgazione dei tutorial di cucito e di.......... shhh... novità in vista! 

Ma non preoccupatevi i vostri ordini personalizzati verranno comunque presi in carico, saranno solo in numero inferiore rispetto a prima assicurando così un'edizione limitata per ogni creazione.
Fiere non credo ce ne saranno, ma... mai dire mai, magari qualcuna ci scappa!

Se volete approfondire con me quanto sta accadendo mi racconto di seguito in qualche riga, vi racconto della nascita e degli obiettivi che mi sono data nelle vesti di Jo.




Jo handmade design è nato nel 2013 da un'innata voglia di creatività e... per necessità.

Nella mia vita - ad oggi ho ben 36 anni - ho fatto diversi lavori e curato tanti hobby, sempre in contemporanea agli studi. Dopo la laurea ho lavorato come grafica a Roma, ma ahimè, solo dopo pochi mesi la società ha chiuso lasciandomi letteralmente per strada... Non trovando nessuna occupazione in Italia mi sono trasferita un anno in Spagna.

Al rientro ho deciso di trasformare la mia passione in un lavoro, rischiando il tutto per tutto e mettendo in gioco le mie capacità manuali e di grafica. Nasce così Jo handmade design, il mio grande, immenso contenitore di idee creative...
I primi anni come Jo ho pasticciato e cambiato direzione molte volte prima di individuare la strada giusta, ancora oggi cerco di non perdere la rotta... 

Ma un obiettivo rimane costante dal momento in cui ho pensato di essere Jo nella vita e nel lavoro: portare alla luce quante più idee possibili realizzando di ognuna un tutorial per gli appassionati come me di creatività.




Perché scegliere di vendere le proprie idee piuttosto che realizzarle e proporre l'oggetto finito? 

Realizzare un prodotto a mano richiede tantissime ore di lavoro e concentrazione. Questo ha due conseguenze inevitabili:

1. Realizzare lo stesso prodotto più e più volte, ad esempio le giostrine a forma di mongolfiera, rallenta inevitabilmente la nascita di nuove idee, perché ovviamente non ci si può occupare di più cose contemporaneamente... Ho desiderato e desidero tantissimo un clone, ma non ho ancora trovato il genio della lampada in grado di esaudirmi. 

Non riuscire a mettere in pratica le idee in un tempo relativamente breve dal momento in cui queste si formano nella testa è maledettamente frustrante ve l'assicuro, tanto da non riuscire a godere di un risultato perché se ne ha immediatamente un altro da perseguire.

Avete presente la fila al casello?           
Tutti vogliono raggiungere la loro destinazione, ma sono bloccati da quelli che davanti a loro perdono tempo a fare il biglietto.
Eccole là le idee nella mia testa, tutte in fila a suonare il clacson, a prendersela con i casellanti per la mancanza di personale. Immaginate di rimanere bloccati in autostrada per un anno o più, non salireste anche voi sui cofani delle auto facendo un gran baccano per uscire da quell'ingorgo? Secondo me basterebbero anche poche ore... 
Ecco il punto: concentrandomi sui tutorial potrei rendere il traffico più scorrevole ed appagare il mio bisogno di sviluppare sempre nuove idee creative.

2. Fare l'artigiano è decisamente bello ed entusiasmante, ma se non si è qualcuno davvero conosciuto e che quindi non ha difficoltà a raggiungere il suo target e vendere le sue opere al giusto prezzo (l'artigianato costa, non raccontiamoci frottole), si finisce per lavorare tante, troppe ore che non vengono mai pienamente ripagate.

Se fossi ricca non mi porrei il problema, ma dato che devo guadagnare qualcosa in questa vita per campare devo studiare dei mezzi alternativi... ed è qui che l'idea dei tutorial prende forza.





Perciò preparatevi ad accogliere molte più idee, che potrete realizzare anche da voi seguendo le mie istruzioni!

    


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Trovate i tutorial al momento disponibili su Etsy, DaWanda e All Sewing Patterns!
Per tutto il mese di gennaio su Etsy è attivo uno sconto sui modelli delle giostrine a forma di mongolfiera e su DaWanda su tutti i tutorial presenti nello shop!

Per ordini personalizzati contattatemi! 


Buon inizio d'anno a tutti voi!!